Erika Piras, 16 anni “la cantante con il violino” presenta Aria, il suo epiteto è “La cantante con il violino”, strumento da cui Erika è inseparabile, con cui si accompagna in ogni sua performance sul palco e che studia e suona da quando aveva soltanto 5 anni. Ma, come se non bastasse, questa giovane musicista studia anche pianoforte e chitarra, suona con le orchestre, canta nelle corali e studia canto moderno. E, naturalmente, Erika Piras frequenta il Liceo Musicale! E’ un modello comportamentale per i giovani, per passione, dedizione, disciplina nello studio.
Erika Piras è reduce dalla finalissima di Area Sanremo dove per pochi centesimi di voto ha sfiorato la possibilità di vincere il concorso per presentarsi sul palco dell’Ariston. Ma giudici e critica non hanno potuto fare a meno di accorgersi della sua bravura a maturità artistica, invitandola a proseguire nel suo iter musicale e a ripresentarsi l’anno prossimo.
Dopo aver partecipato a concorsi come “Castrocaro”, “Vocal War” e “Festival Show” (ottenendo sempre importanti consensi), Erika incontra l’autore e produttore Igor Nogarotto, storico fondatore della SAMIGO, casa discografica in campo per la promozione di talenti emergenti ormai da 30 anni. Il primo frutto di questo connubio artistico è l’inedito “Aria”. In preparazione l’album di inediti. Il video di “Aria” è stato realizzato dal professionista massese Angelo Iannattone, da tempo impegnato a valorizzare nei suoi videoclip i giovani emergenti.
Hai iniziato a studiare violino dall’età di 5 anni, dovrei dire che sei una ragazza nata con la passione per la musica. Cosa ti ha condotto su questo sentiero? Chi ti ha aiutato di più in questo percorso?
-Erika- La passione per la musica era già dentro di me. Ogni volta che
mi pongono questa domanda non so mai rispondere. La verità è che è nata
con me, accompagnandomi per tutti questi anni senza mai spegnersi. Il
fatto di poter trasmettere ciò che ho dentro con il mio strumento e con
la mia voce mi ha sempre attratto e spinto a crescere ancora di più. La
musica ci permette di parlare a chiunque di ogni stato d’animo, di ogni
desiderio e di ogni pensiero che ci accompagna per il resto della
giornata. Sicuramente la mia famiglia è stata la mia forza sia dal punto
di vista emotivo che dal punto di vista economico per contribuire allo
studio musicale. Il più grande “grazie” va a loro!
Oltre al violino studi anche pianoforte e chitarra, sei una ragazza
che si impegna veramente tanto e si dedica molto a quello che fa. Ma
quali sono le tue aspettative per il futuro?
-Erika- Il futuro è ancora incerto. Ovviamente, sarei felicissima nel
realizzare il sogno che porto con me da quando sono bambina. Diventare
una figura importante nel mondo della musica italiana (e non solo) con
la mia personalità particolare. Spero di riuscire a lasciare un segno,
un qualcosa che possa far ricordare di me alla domanda “Ma tu la conosci
la cantante con il violino?”. Lo studio continuerà sicuramente, portando
a termine l’università che desidero affrontare. Studiare mi ha sempre
dato grandi soddisfazioni e non intendo fermarmi una volta finito il
liceo.
Uno dei tuoi ultimi brani è Aria, un brano giovanile e spensierato
realizzato in collaborazione con Igor Nogarotto. Raccontaci di questo
brano, di cosa parla?
-Erika- Il brano “Aria” è come uno specchio. Dipende da come lo guardi e
quello ti guarderà in un determinato modo. Io attribuisco più
significati a questa canzone. Può essere riferita a noi stessi, a un
amore, a un desiderio o a un sogno che si vuole inseguire. “Aria”
rappresenta ciò che cerchiamo noi. Sono molto legata a questa canzone
sotto ogni punto di vista. Non appena l’autore Igor Nogarotto mi ha
fatto ascoltare il provino, ho capito che era perfetta per le mie corde,
sia per la linea melodica del brano, sia perché il testo della canzone
mi stava parlando di me. Il mio modo interpretativo è quello di pensare
ad un amore, ad una persona che si vorrebbe al proprio fianco, ma che
purtroppo non abbiamo. Può sembrare una canzone soltanto giovanile, ma
in realtà, per come la percepisco io, cela un significato affatto
scontato. Per me è profonda.
In questo 2017 sei stata finalista ad Area Sanremo, sicuramente una
partecipazione molto importante dal punto di vista della tua carriera
musicale. Come hai vissuto questa esperienza?
-Erika- Ho vissuto questa esperienza in modo molto positivo e non
credevo minimamente di arrivare fino alla finale nazionale. La rifarei
assolutamente! Senza ombra di dubbio infatti, il prossimo anno ci
proverò ancora. Mai darsi per vinti!
Oltre ad Area Sanremo comunque, hai partecipato a molti altri
importanti Festival tra cui Castrocaro, Vocal War e Festival Show.
Raccontaci qualcosa di questi eventi a cui hai partecipato.
-Erika- Partecipare a tutti quei concorsi mi ha aiutata moltissimo a
sconfiggere la timidezza, a prendere confidenza con il pubblico e a
saper stare sul palco. Sono bagagli che porterò sempre con me, nel bene
e nel male. La mia “fortuna” è quella di restare con i piedi per terra e
di ripetersi sempre “tutto il male non vien per nuocere”. Questo mi
aiuta ad affrontare sempre al meglio le mie performance e i concorsi che
intraprendo.
Ed ora un saluto a tutte le persone che ti seguono e a tutti i tuoi
fan augurando loro buone feste.
-Erika- Grazie di cuore a tutti per il vostro affetto! Per me è
fondamentale il vostro sostegno. Seguitemi sempre sui miei canali social
per non perdervi nessuna news. Vi auguro un buon Natale e buone feste!