Cari amici lettori, oggi ho il piacere di proporvi l’intervista che ho realizzato a Massimo Bertinieri, in arte Stona, in uscita con un singolo brioso, prodotto dal grande Nicolò Fragile (Mina, Ramazzotti, Fiorella Mannoia……) che voglio salutare.
Caro Massimo, voglio darti il benvenuto all’interno del nostro spazio dedicato alla musica e ai nuovi progetti che in qualche modo solleticano la nostra curiosità. Con una produzione così, il minimo è cercare di approfondire. Chi è Massimo Bertineri per te?
Diciamo un nome e cognome che non mi solleticano piu’ di tanto, a livello “artistico”. Per questo è nato Stona…che in fondo è solo uno scherzo, una provocazione…ma sicuramente rimane piu’ in testa e suscita domande (come questa vedi?) che un “banale” nome e cognome.
Quando nasce artisticamente la tua musica, ma soprattutto quando hai capito che sarebbe stata la strada da intraprendere professionalmente?
Ho iniziato a scrivere qualcosa di sensato quando avevo 17/18 anni, anche se col tempo tutto è stato abbondantemente cestinato, da allora; la prima prova “seria” l’ho affrontata, alla fine degli anni 90, con un Sanremo Giovani. Una bella esperienza che mi ha fatto capire quanta strada avessi ancora da fare.
Cosa porta alla mente l’esperienza di Sanremo?
Poco piu’ di un ricordo, a livello artistico, è legato al Sanremo giovani del 98. Il secolo scorso, per intenderci, quindi una bella esperienza sicuramente, ma nulla di più; oggi in zona sanremo ci passo spesso per altri motivi ed è legato all’idea che mi ha ispirato proprio “Estate senza preavviso”.
Quali esperienze e collaborazioni hanno lasciato un segno talmente profondo da alterare la percezione delle tue nuove creazioni? Leggo di graduali trasformazioni nel tempo.
Sicuramente l’incontro con Davide Bosio (ex Cattivi Pensieri) e Nicolò Fragile, due producers affermati e di successo che lavorano con tutto il mainstream della musica italiana e non solo. Davide, soprattutto, mi ha bacchettato per bene per farmi capire cosa sbagliavo e quali erano i miei punti di forza per cui migliorarmi ancora, per cui, la mia trasformazione piu’ recente la devo soprattutto a loro e alla loro produzione accurata e forte che ha reso “Estate senza preavviso” un pezzo radiofonico fresco e di impatto immediato.
Guido Guglielminetti, bassista storico di Francesco De Gregori, un artista eccelso. Vorrei che ci svelassi i retroscena del vostro incontro artistico, mi incuriosisce molto questa cosa.
Guarda, è una delle persone piu’ belle che abbia mai incontrato…piedi per terra, gentilissimo, pochi fronzoli e molta sostanza; ci siamo incontrati grazie al suo progetto PSR (practice studio recording) e da li è nata la collaborazione.
Massimo, ma è veramente “il viaggio quel che conta”? Credo sia una di quelle frasi che prima o poi, nel lungo viaggio della vita, ognuno di noi dice a se stesso. Cosa ha fatto nascere in te questa considerazione e perchè è divenuto un album? So, peraltro, che ha ricevuto delle ottime critiche.
Si, l’album ha ricevuto buone recensioni e questo naturalmente mi da grande soddisfazione…anche se ormai non sono piu’ legato a quelle sonorita’ o a quella tipologia di testi, intendo la forma; oggi voglio prendermi molto meno sul serio e godermi la musica, come appunto un viaggio continuo di cui la meta…ci penseremo quando arriveremo. Credo che il tema del “viaggio”, nella vita cantautorale diogni artista, prima o poi arrivi; mi ronzava in testa da parecchio tempo infatti e ho costruito tassello su tassello un album che avesse, come tema principale, l’idea di non fissarsi con i risultati, la percezione che hanno gli altri di te e delle cose che fai, ma solo del percorso che fai. Deve piacere in primis a te, questo basta per renderti felice e appagato
Parlaci del tuo nuovo singolo, dopo un lungo periodo di introspezione e maturazioni personali. Personalmente, avuto la fortuna di conoscere Nicolò Fragile a Milano l’anno scorso. Cosa ti porta a lui professionalmente e cosa vi asspettate da questo nuovo progetto?
Ho lavorato principalmente, come accennavo prima, con Davide Bosio e nelle fasi piu’ difficli della produzione si è affiancato a noi Nicolò, un musicista straordinario e una persona davvero gentile; mi hanno aiutato a ripartire e a creare un nuovo Stona, per cui fondamentalmente mi aspetto di fare bene per il futuro e di andare avanti su questa strada
Hai dei sogni nel cassetto?
Il coast to coast negli Stati Uniti, ma ci arrivo presto…me lo sono ripromesso. Musicalmente, ovvio, di poter continuare a lavorare con tante belle persone, come sta succedendo adesso, da Beppe Aleo di Videoradio Edizioni Musicali, un’altra gran bella persona con cui mi interfaccio che ha lavorato e lavora tutt’oggi con dei grandi nomi della musica italiana, a Guido Guglielminetti, bassista e produttore storico di Francesco De Gregori, con cui sto lavorando al mio album in uscita quest’autunno.
Caro Massimo, come d’abitudine per le mie interviste, ti chiedo di salutarci con un messaggio rivolto al tuo pubblico e alle persone che amano la musica.
Certo! Siate sempre curiosi e affamati di tutto, dalla musica alla vita e…verranno solo cose belle!! Un saluto a te Mirko e a tutti gli amici che ci seguono!!
Ti ringrazio di averci fatto compagnia e ti auguriamo ogni possibile successo professionale.
Mirko Marsiglia